Montaione, il paese a misura di nonni Senza semafori e barriere architettoniche

Stretto intorno al suo campanile, sulla sommità di una collina in provincia di Firenze, Montaione è un posto a misura di anziani.

Anche perché vi risiedono più di mille ultra sessantacinquenni (il 26 per cento dei 3.700 abitanti), con 286 ultra ottantenni e diversi centenari ben rappresentati dalla signora Livia, che di anni ne ha 104.

Quassù tutto è fatto per loro.

A cominciare dagli arredi comunali e dalle strade, prive di semafori e di barriere  architettoniche, costeggiate da marciapiedi larghi, antiscivolo e con cordoli bassi,   percorribili anche da chi, ormai in carrozzina, vuole fare una passeggiata e spingersi verso il Parco dei Mandorli.

In questo borgo medioevale le necessità di un anziano trovano sempre una mano  pronta al sostegno.

C’è per esempio chi aiuta ad attraversare la strada o a guidare ogni sabato il pulmino del Comune per accompagnare i propri coetanei a far visita al cimitero.

I volontari sono numerosissimi e parecchi sono i pensionati tra i 700 soci della Confraternita della Misericordia (di cui 80 attivi) che trasportano gli anziani al Pronto Soccorso o in Centri sanitari distanti.

Sono oltre 100 gli iscritti all’Auser che si alternano a fare la spesa, a portare i farmaci a casa, ad aiutare a svolgere piccole faccende domestiche e a sopperire alla mancanza di una famiglia. In campo anche i 220 donatori dell’Avis.

Tutta la città ruota intorno a Villa Serena che è molto di più di una casa di cura: è un importante punto socio-sanitario a porte aperte gestito oggi dall’Unione dei comuni del circondario empolese valdelsa.

Le persone di una certa età ancora autosufficienti del paese vengono qui per giocare a carte con i coetanei che ormai vi abitano, a fare ginnastica con loro pagando appena   2-3 euro, a vedere un film una volta alla settimana, ad ascoltare il coro (sempre degli anziani) o a concedersi una serata da ballo. Frequentano anche la Casa della Salute, interna a Villa Serena, che mette a disposizione medici e ambulatori e che a breve  raddoppierà gli spazi per ospitare esami diagnostici strumentali e specialisti in cardiologia, ostetricia, ginecologia, oculistica.

Oltre che per il suo nucleo Alzheimer all’avanguardia, Villa Serena si distinguerà come modello di co-housing multigenerazionale. Due piani saranno, infatti, occupati da 16 appartamenti da assegnare con bandi a persone fragili indipendentemente dall’età, i quali potranno usufruire dei servizi comuni, come mensa, lavanderia, ambulatori, ricreazione, orti sociali.

Inoltre, a Montaione si respira anche un’aria buona: è uno dei pochi Comuni in Europa ad aver ricevuto un riconoscimento per l’abbattimento della CO2.

Vi crescono pure i tartufi, quelli bianchi e più preziosi che hanno dato origine alla  Tartufesta: una sagra che si tiene tutti gli anni in autunno, inventata da una donna anziana, manco a dirlo: la signora Rina

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